Paolo Andreoli nasce a Modena e, dopo gli studi scientifici, si laurea a pieni voti all’età di 23 anni, alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena ed intraprende la carriera di avvocato civilista: dopo aver, infatti, superato l’esame di stato, risultando tra i migliori nella regione Emilia Romagna, si dedica alla libera professione aprendo nel 1986 uno studio in Modena.
La sua seconda passione è però quella di scrivere. E così ben presto diviene collaboratore di talune testate giornalistiche, tra cui il Corriere di Roma, scrivendo vari articoli ed impegnandosi inoltre nella pubblicazione di numerosi libri (ad oggi sessanta), toccando i più svariati argomenti: quelli giuridici (“Il testamento”, “Gli incidenti stradali. Prevenzione ed assistenza”, “Che fare dopo un incidente stradale”), quelli generici (“Le tradizioni sacre e profane in Italia”, “Momenti per riflettere”, “A volte è meglio ridere”), autobiografici e sociali (a cominciare da “La Coscienza di Zeno 100 anni dopo”, per finire “E venne la sera”), religiosi (“Don Galasso, un uomo un santo”, “Pensieri teologici”, “Io credo”, “Le mie preghiere”, “Maria della Ghiara, itinerari tra fede e turismo” e “Festività religiose e laiche”, il sentimento, l’amore e la meditazione (“Ama e sarai grande”, “Momenti per riflettere”, “Soli non saremo mai” e “Quando ti ho detto ti amo”), lo svago (“Curiosità dal mondo”, “Poesie per ridere” e “I miei viaggi”) e senza trascurare la poesia, che anzi predilige (la trilogia “Tutto può succedere”, “Le mie poesie”, “Come una roccia” e “Polvere di stelle”). Del tutto particolare il libro “Soli (non saremo mai)” per l’originalità dell’impostazione, in cui si trovano tratti umoristici, altri di profonda e seria meditazione e lo stesso dicasi per “Polvere di stelle”.
Nel 2006 pubblica il libro “Ama e sarai grande” (un chiaro invito a trasformare la nostra vita, rivolgendola verso l’Amore), ben accolto dalla critica e dal pubblico. E sempre nel 2006, “Don Galasso, un uomo un santo”, la vita di un grande sacerdote modenese.
Dopo alcuni anni di silenzio, nel 2018 pubblica “La coscienza di Zeno 100 anni dopo”, quasi il prosieguo del grande romanzo di Italo Svevo, in cui si intrecciano poesie, ricordi, racconti e tracce autobiografiche.
Sempre nel 2018 pubblica “Pensieri Teologici”, un testo di profonde riflessioni religiose e non solo, “Le mie poesie” e “Come una roccia”, rispettivamente dodicesimo e tredicesimo libro di poesie, mentre nel 2019 “Polvere di stelle”, che chiude un’esperienza editoriale, iniziata anni addietro con il testo “Soli”.
Nel 2019 pubblica vari testi e vede poi la luce un testo che l’Autore voleva scrivere da anni: “Quando ti ho detto ti amo”, un libro interamente dedicato all’Amore. Termina questo floridissimo 2019 “I miei viaggi (la vita è un interrail”), in cui l’Autore ci descrive i viaggi dallo stesso effettuati, con particolare riguardo alle emozioni e “Festività religiose e laiche”, un libro che ci descrive le principali festività dell’anno e “Maria della Ghiara – celesti coincidenze”, un libro che ci parla di Maria della Ghiara in tutti i santuari e chiese in Italia, con accenni turistici delle relative località. I suoi scritti e le sue idee sono universali e vanno al di là delle razze, delle religioni e delle ideologie politiche.
Amante della natura, del trekking ed impegnato da anni nel sociale e in opere di beneficenza (sostenendo che “non si può vivere senza pensare a chi ha più bisogno”), ha fondato nel 1996 l’associazione non profit Neurotrauma (che si occupa di assistenza a feriti da incidenti stradali cerebrolesi) di cui è presidente e nel 2005 l’A.S. e A., Associazione Sicurezza e Assistenza, che opera nell’ambito della protezione civile.
Molti gli attestati ottenuti in concorsi letterari (Centro letterario del Lazio con sede in Roma, città di Mede in Pavia, etc.), nel 2000 Francesco Rutelli, all’epoca sindaco di Roma, gli attribuisce il titolo di socio onorario della città di Roma.



Paolo Andreoli ha iniziato a scrivere poesie nel 1976 e fino al 2002 – a parte qualche breve parentesi, con pubblicazioni in materia giuridica e di aforismi – e, quindi, per ben 26 anni si è occupato solo di poesia.
Dopo una pausa di alcuni anni, nel 2006 pubblica due saggi (“Ama e sarai grande” e “Don Galasso. Un uomo, un santo”).Altra pausa, questa volta più lunga (8 anni) e nel 2014 ricomincia a scrivere, questa volta libri di narrativa, autobiografica e non, il primo dei quali pubblicato nel 2018 (“La coscienza di Zeno 100 anni dopo”).Da questo momento in poi segue una miriade di opere (ad oggi, 2023, ben 40!), in materia religiosa, sociale, generalista e nel campo dello svago (come testi sui viaggi compiuti dall’Autore), senza tralasciare la poesia.La produzione letteraria di Andreoli -che non contempla romanzi, ma solo storie vere, molte delle quali vissute in prima persona- si estende su sei grandi settori, o filoni, a cui corrispondono altrettante materie, o tematiche trattate.

  1. La religione. Fanno parte, ad esempio, di questo settore, libri come “Don Galasso, un uomo un santo”, “Pensieri teologici”, “Festività più importanti ed altro”, “Io credo”, “Le mie preghiere”, “Festività religiose e laiche (ed altro)” e “Maria della Ghiara, itinerari tra fede e turismo”.
  2. Lo svago. In questo ampio filone troviamo testi quali “Curiosità dal mondo”, “Poesie per ridere”, “I miei viaggi”, “I miei viaggi 2^parte”, “I miei viaggi 3^parte” e “I miei viaggi 4^parte”.
  3. Il sentimento, l’amore e la meditazione. Si tratta di libri come “Ama e sarai grande”, “Momenti per riflettere “, “Soli(non saremo mai)”, “Quando ti ho detto ti amo”.
  4. La poesia, che è stata l’unica produzione della fase giovanile. Qui troviamo i testi che riassumono il meglio delle poesie giovanili “Tutto può succedere, parte prima”, “Tutto può succedere, parte seconda” e “Tutto può succedere, parte terza”. Ma anche testi recenti, quali, “Le mie poesie”, “Come una roccia”, “Polvere di stelle” e “Le mie poesie parte seconda”.
  5. Il settore generalista, autobiografico e sociale, che comprende racconti, storie, aneddoti, poesie, citazioni, etc…. La parte più importante della se- conda fase della produzione letteraria dell’Autore, tuttora in essere. Ne fanno parte i libri “La coscienza di Zeno 100 anni dopo”, che ha aperto questo filone, “Note di viaggio”, “Immerso nell’immenso”, “Un nuovo inizio”, “Un pun-to nell’infinito”, “Rialzarsi dopo una caduta”, “Agli albori di una nuova era”, “Luna piena”, “E venne la sera”, “Il viaggio della vita” e “La mia vita, ricordati di me” (in due volumi).
  6. Il settore giuridico. Con i testi “Il testamento “ , “L’incidente stradale. Pre- venzione ed assistenza” e “Che fare dopo un incidente stradale”.

Si può visitare anche il sito della sua casa museo, dove ha esposto tutti i libri, i ricordi di famiglia e gli attestati ricevuti, www.thehouseoflove.art

Paolo ed il suo staff producono anche graziosi biglietti d’amore, di quelli che andavano negli anni ‘60, ‘70 e ‘80 del 1900, quando esisteva ancora il romanticismo, se pur in maniera assai inferiore rispetto ai decenni precedenti, quando ancora si scrivevano teneri e delicati biglietti d’amore alla propria amata ed al proprio amato. Spesso venivano acquistati già confezionati e pronti, solo da riempire con dolci frasi, in altri casi venivano preparati in proprio, a mano, facendosi uso di adesivi, o disegni, almeno per chi sapeva disegnare. E questi erano certamente i più belli ed i più apprezzati, in quanto vi era un maggior impegno personale.
Il vero e più autentico romanticismo era ormai purtroppo finito e vi è anche una data precisa per la sua scomparsa: l’inizio della prima guerra mondiale, quando i sogni e le speranze del “secolo del romanticismo”(il 1800) -musica lirica, poesie profonde, ideali di libertà del Risorgimento, candele, treni a vapore…..- e dei primi anni del 1900, con la leggerezza dell’Art Nouveau, chiamata anche stile Liberty, o floreale, si andavano ad infrangere contro le devastazioni, le atrocità e le nefandezze di una guerra globale, la prima, grande guerra che doveva affrontare l’umanità, con milioni di morti e di feriti e con immani distruzioni. In una realtà così cupa e triste, il romanticismo veniva emarginato, come la voglia di divertirsi, la frivolezza e tutto quello che era “un di più”, come fronzoli, ricami, orpelli, esteriorità.
Era arrivata da poco la luce elettrica, ma nel contempo erano arrivate anche le tenebre della violenza più cruda.
Nonostante ciò, un pizzico di romanticismo sopravviveva ancora -ne sono la prova anche le tante canzoni d’amore di quel periodo-, almeno fino all’avvento del postmodernismo.
Negli anni ‘90 e nel 2000, rispettivamente dapprima con i cellulari e poi con gli smartphone -e con essi internet, Whatsapp ed i social- il romanticismo finiva del tutto in soffitta e dimenticato per sempre. Anche quel poco che rimaneva del romanticismo si perdeva così tra le nebbie di una società in cui non vi è certo spazio per i sentimenti, ma solo per rapporti veloci, in cui si bruciano le tappe e rapporti addirittura sempre più virtuali, con buona pace dell’amore. Per non parlare dell’ egoismo, dell’arroganza, della violenza, dell’aggressività, concetti ed aspetti tutti che nulla hanno a che fare con l’amore e che, anzi, ne sono l’antitesi.
Eppure il romanticismo è ancora -o dovrebbe essere- una componete fondamentale dell’amore, con la sua gentilezza, il suo corteggiamento, la sua delicatezza, la sua tenerezza, la sua dolcezza. Almeno per chi, come Paolo, ci crede ancora, tanto dall’essere stato definito, da più critici ed in più occasioni, l’autore del neo romanticismo.
I biglietti realizzati da Paolo e dai propri collaboratori sono fatti a mano, mentre quelli già preconfezionati, sono arricchiti con stikers, a tema d’amore, ma non solo. Infatti, in entrambi i casi, si alternano, in aggiunta, anche adesivi con fiori(generici, rose, lavanda….), animaletti vari(uccellini, tra cui gufi, poi gatti, orsi, mucche, asini, conigli, farfalle, maggiolini….), od altro(limoni, caffè, thè, zucche, ragazze, coppie innamorate, alberi, foglie, treni, paesaggi….).
Le piccole imperfezioni, lungi dal rappresentare difetti, sono la testimonianza più tangibile del fatto che i biglietti sono prodotti a mano.
Le foto dei biglietti sono meramente indicative, in quanto si tratta di articoli unici ed originali ed ognuno è diverso dall’altro.
Il prezzo è di 5, o 10, o 15 euro ciascuno, a seconda della loro grandezza, complessità, dalla quantità di stikers applicati e dalla tipologia delle buste e/o della carta utilizzata e sono comprensivi delle relative buste, anch’esse con adesivi applicati. La categoria dei biglietti da 5 euro riguarda biglietti standard, con alcuni adesivi, quella da 10 euro biglietti standard, ma con più adesivi e maggiormente curati e biglietti preconfezionati, ma arricchiti di stickers e quella da 15 euro riguarda biglietti standard, ma particolarmente curati negli stickers, o nelle buste di maggior pregio e biglietti di dimensione più grande(con stickers di adeguate proporzioni). Vanno sempre e comunque aggiunti 2 euro per contributo spese di spedizione. Per ordini pari, o superiori a 50 euro la spedizione è gratuita.
Se si vogliono biglietti personalizzati, cioè con indicazione precisa di particolari adesivi(ad esempio, animali, fiori, od altro -ovviamente oltre a quelli d’amore, che costituiscono comunque e sempre l’ elemento essenziale e l’asse portante di tutti i biglietti-, ne va fatta espressa richiesta ed il prezzo è sempre di 12 euro(si utilizzano biglietti da 10 euro + 2 euro per la personalizzazione), precisandosi che è possibile solo per biglietti di dimensione standard, con esclusione di quelli più grandi(cioè di quelli facenti parte della categoria di biglietti da 15 euro).
Con una spesa minima di 20 euro(escluse spese di spedizione), viene dato in omaggio un mini biglietto d’amore, con relativa, piccola busta.
Un’avvertenza importante: proprio per la loro unicità, chi effettua un ordine acquista “biglietti da 5, o 10, o 15 euro”, non quei biglietti rappresentati nelle foto che, peraltro, ben potrebbero essere già stati venduti e rimpiazzati da altri, di tipologia, comunque, similare.
Di seguito, alcune foto di biglietti, si ripete, solamente indicative, mostrati, per ogni fascia di prezzo, fronte e retro quando il biglietto si sviluppa solo su due facciate; quando è doppio(quattro facciate), viene mostrato avanti e nella parte centrale(le due facciate centrali). Ognuno è presentato con la relativa busta, anche questa mostrata fronte e retro.